Le vie della Transumanza accomunano l'Europa in un unico cammino

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Tre giorni di workshop a San Giovanni Rotondo per la firma del documento finale del progetto «Le vie della Transumanza, Patrimonio della Cultura e dell'Umanità». È stata una tre giorni conclusa il 3 marzo 2019, che ha visto presente l’intero partenariato internazionale del programma «Terre Rurali d’Europa T.R.E.» per la valorizzazione dei Tratturi, delle Vie pecuarie e delle Grandi Vie delle Civiltà della Transumanza; la complessa questione vede come tema centrale la «Pratica della ‘Transumanza’», da tempo oggetto di Candidatura UNESCO al Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità.

L’incontro organizzato dall’Asvir Moligal, Capofila del tavolo Tecnico Internazionale, in collaborazione con i Comuni ed i Distretti Urbani di San Giovanni Rotondo e San Marco in Lamis, patrocinato da Consiglio d’Europa, Regione Puglia, Puglia Promozione, Regione Molise, Fondazione Popoli e Territorio, Parco del Gargano, Borghi della Salute, Borghi d’Eccellenza, a loro volta partner del progetto, ha visto la partecipazione di diversi rappresentanti d’oltre Alpi e non solo, quali l’UCI, Assonautica, Geaco, già partner strategici del Programma, oltre la FAO, presente con la piattaforma Mondiale del Pastoralismo, l’Associazione Trashumancia y Naturaleza Spagnola e Vivi Appennino promotrice dell’Appennino Bike Tour. Presenti Carmelina Colantuono e Jesus Garzon, simboli della Transumanza Italiana e Spagnola, con le pratiche iscritte nei rispettivi registri Nazionali di Tutela. Presenti i rappresentanti delle Regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria, Campania e Lazio, per l’Italia e rappresentanti di Spagna, Austria, Francia, Albania, Portogallo, Norvegia, Svezia, Grecia, in qualità di Partner del Progetto e del costituendo GECT (Groupe Europeenne de Cooperation du Territoire), del GEIE (Gruppo Europeo di Interesse Economico) e del CRAMM (Centro Rurale Assistenza Multiservizi), quali strumenti necessari per implementare il programma e la sua azione, anche per favorire al meglio l’incontro di merito che si terrà a Bruxelles ad aprile 2019. Nell’anno dedicato al Turismo Lento deciso dal MIBACT nel 2017 dall’allora ministro Dario Franceschini, i Paesi interessati fanno quadrato. Anche e soprattutto i Borghi che si trovano lungo la tratta della Transumanza. Percorso, in fase di validazione presso l’UNESCO, che interessa gran parte dell’Italia Centro Meridionale e l’Europa. All’uopo, i partner di Portogallo, Spagna, Francia ed Albania si sono impegnati a presentare propria candidatura ad integrazione di quella in itinere.

Sono stati commentati i documenti firmati dagli attori presenti al tavolo per stringere e rafforzare i legami tra le parti, ma ancor più per presentarsi in modo adeguato all’Unione Europea e riaggiornare la documentazione UNESCO.

La collaborazione tra varie Nazioni nasce dall’idea di voler creare una rete strutturata di percorsi europei ecologici e salutari a basso impatto ambientale. In campo il progetto di Cooperazione Eurosport che riguarda tre mega tour: la Vuelta spagnola, le Tour de France e il Giro d’Italia.

Il progetto ha già ricevuto il placet del premier Giuseppe Conte che, giorni addietro, ebbe ad incontrare a Palazzo Chigi la delegazione dell’Asvirmoligal e disporre della sua più totale partecipazione. Un progetto che vuol imprimere esigenze ormai insopprimibili per i cittadini metropolitani di percorrere, a piedi, le strade calpestate dai propri avi per raggiungere mete di turistico-religiose e i mercati orientali. Come i tempi che furono, dal Nord Europa al Medio Oriente appunto attraverso l’Appennino. Tutto questo nel concreto significa turismo per le aree interne, quindi indotto economico positivo. I punti di sosta lungo la tratta considerata sono chiamati a divenire recettivi: a fornire cioè servizi legati alla ristorazione e al pernottamento.

Si tratta anche di unire le forze, ragionare in termini di area omogenea e proporre agli uffici che contano una progettualità unica e condivisa e, a tale scopo, confermando le figure di raccordo in Nicola Di Niro, Maurizio Varriano, Piero Orlando e coordinatore del tavolo tecnico nella persona dell’ex Sindaco di San Giovanni Rotondo, Costanzo Cascavilla, i presenti hanno sottoscritto l’accordo di Partenariato e l’Adesione al Programma delle Terre Rurali d’Europa T.R.E., con il relativo progetto. Le Amministrazioni italiane presenti: Regione Molise con l’Assessore Vincenzo Cotugno ed il vice presidente del Consiglio Gianluca Cefaratti, l’Abruzzo rappresentato da Manuela Cozzi, la Puglia, i Comuni di Matera, Castellaneta, Irsina, Gravina di Puglia, Campobasso, Venafro, Sulmona, Celano, Foggia, Lucera, l’Aquila, Pescasseroli, Castel di Sangro, Vasto, Fossacesia.

All’incontro presente anche il Commissario Prefettizio di San Giovanni Rotondo, Tony Incollingo.

La transumanza con i suoi profumi, la sua storia millenaria, le sue vie tratturali, le sue genti, vuole porre al centro di un sistema ormai logoro e senza schemi, viscido nelle concretezze e poco incline al centro del mondo che è “ l’uomo “, l’assoluta necessità di soffermarsi, di tornare a camminare lentamente per poter assaporare il ritmo vitale della natura, dell’essere «Re» del proprio destino e gridare al cielo «VITA». Un mondo in cammino per esplorare l’essere più recondito, quel essere ancora nascosto nell’intimità, nei sapori, nell’essere davvero vivo.

Mandrie ed uomini che si muovono lasciando segni indelebili che nei tempi passati non si son cancellati nei passi e nelle soavità volteggianti nell’etere con racconti, favole, storie che si tramanderanno ancora sino a quando il mondo imploderà e si dissolverà nelle più profonde galassie che, non potranno che raccogliere anch’esse quanto è di grande una necessità dell’epoca ed una tradizione attuale.

Noi ci siamo, godiamo di tutto ciò e, come pastori in cammino, trasferiamo decantando gesta e vita vissuta a chi vorrà raccoglierne il frutto... Non sarà certo la Mela del Peccato ma, la Mela dell’Amore!