Gruppo Folclorico Lampiusa
Denominazione |
Gruppo Folclorico Lampiusa |
Città |
Parre |
Provincia |
BG |
Regione |
LOMBARDIA |
Presidente |
Giovanni Bossetti |
Vice Presidente |
Tiziana Furia |
Segretario/a |
Norma Palamini |
Tesoriere/a |
Tatiana Furia |
Note biografiche |
Il Gruppo Folclorico Lampìusa di Parre, dedicato a preservare e valorizzare le tradizioni locali, prende il suo nome dalla parola “Lampìusa” che, nel linguaggio pastorale “Gai”, significa “Luna”. I membri del gruppo indossano il costume tradizionale parrese, un abito storico risalente probabilmente al XVII secolo, quando gli abitanti del paese fecero un voto alla Madonna durante un’epidemia o, secondo un’altra ipotesi, durante una moria di greggi nel Settecento. Il costume veniva indossato fino all’inizio del Novecento, e oggi continua a rappresentare l’identità culturale del paese. Le esibizioni del Gruppo Lampiusa sono un viaggio nella cultura semplice e genuina delle valli bergamasche. Il repertorio include danze tradizionali, canti e brevi scene dialogate in dialetto locale, ricche di satira e ironia. Tra i balli più noti vi è il “Ballo dei Basoì”, dove le donne trasportano in equilibrio un attrezzo di legno, il “basol”, che veniva anticamente usato per portare acqua o latte. Un’altra danza simbolica è il “Ballo dei Cortei” o “ballo dei coltelli”, interpretato solo dagli uomini e ispirato alle dispute territoriali per i pascoli, evocando atmosfere arcaiche di sfide tra astuzia e forza. Il Gruppo non si limita alla danza, ma porta in scena anche antichi canti, da quelli di corteggiamento a quelli di matrimonio, in cui emerge un vivido affresco della vita sociale di un tempo. Tra i più celebri ci sono “Teresa bella resa”, “Berghem Berghem”, e “Teresina e Paolinetto”, che celebrano i rituali del corteggiamento e del matrimonio, compreso il “viaggio di nozze” intorno al paese. Il gruppo ha ricostruito un ampio repertorio di canti, grazie a una ricerca storica patrocinata dalla Regione Lombardia, che va dalle ninne nanne e filastrocche per bambini, ai canti di lavoro e alle ballate drammatiche come “Donna lombarda” e “Ol fìol del Conte”, intrise di storie di intrighi e misteri. L’accompagnamento musicale è altrettanto caratteristico: oltre alle fisarmoniche, il gruppo utilizza strumenti antichi come il “Baghèt”, una sorta di cornamusa bergamasca in pelle di pecora, “i campanine”, simile allo xilofono ma originariamente realizzato con vetrini, e “Ol Gri”, un rudimentale strumento in legno rotante, usato durante i riti della Settimana Santa. Il tutto viene arricchito da strumenti a fiato e a percussione, come il bombardino e i cembali, che donano autenticità alle esibizioni. L’attività del Gruppo Lampiusa affonda le sue radici alla fine dell’Ottocento, come testimoniano la partecipazione all’Esposizione Nazionale di Milano del 1881 e la presentazione dei costumi bergamaschi a Roma nel 1930. La formazione odierna si è consolidata nella seconda metà del Novecento con la celebre “Mama Tanta”, continuando fino ad oggi a portare la tradizione folclorica parrese in Italia e occasionalmente all’estero. Negli ultimi venti anni, il Gruppo ha anche dato vita a iniziative di scambio culturale come il “Festival Nazionale del Folclore” dove musica, danza e cibi tradizionali uniscono gruppi folclorici provenienti da diverse regioni e nazioni in un’atmosfera di festa. Durante questi incontri, il folclore locale si fonde con quello di altre culture, celebrando l’eredità culturale bergamasca e condividendo i valori della convivialità. |
Indirizzo sede legale |
Via Duca D’aosta 34/c – 24020 – Parre – BG |
Indirizzo invio rivista |
Frazione Cossaglio, 1 – 24020 – Parre – BG |
Telefono |
3397489728 |
Telefono (alternativo) |
3404804782 |
gruppo.lampiusa@alice.it |
Pagina Facebook |
https://www.facebook.com/Gruppo.Lampiusa |
Pagina Instagram |
https://www.instagram.com/gruppofolcloricolampiusa/ |