65° anniversario del gruppo folklorico città di Assemini

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Nel 2021, il gruppo folk Città di Assemini festeggia il 65° compleanno; fu uno dei primi gruppi folklorici sorti in Sardegna. Per questo festeggiamento era stata programmata una serie di manifestazioni; purtroppo, a causa del continuare della pandemia del Covid 19, a malincuore si è dovuto rinviare la festa. Il gruppo folk è la più antica associazione istituita ad Assemini che opera sino ad oggi. Nel 1956, Pietro Scalas e Rina Mereu costituirono il gruppo che allora veniva chiamato gruppo “Scalas”. L’occasione fu nella ricorrenza dei festeggiamenti in onore di S. Lucia alla quale è dedicata una chiesetta posta lungo la strada che conduce a Decimomannu.

Probabilmente gli asseminesi per la festa scelsero la domenica dopo Pasqua per il fatto che, come capitava allora, così come oggi, i campi arrivati al periodo particolare della germinazione, necessitavano di piogge provvidenziali, affinché i raccolti portino a compimento i frutti. Per questo motivo, la santa era particolarmente venerata affinché intercedesse col miracolo della pioggia.

Nello stesso mese il gruppo partecipò alla trecentesima sfilata/processione di S. Efisio, che per tradizione è venerato martire a Nora in quanto cristiano. Per quanto riguarda la sfilata, si hanno testimonianze che Luigino Scalas organizzasse compaesani in costume tradizionale del paese per partecipare alla processione.

Per esempio nel 1936 in occasione della visita a Cagliari di Pietro Badoglio Duca di Addis Abeba fu un’altra occasione per indossare il costume e partecipare al raduno.

Un’altra occasione ci fu nel 1938, durante la visite a Cagliari del principe Amedeo e sua moglie Maria Jose’ di Savoia: fu organizzata un’imponente sfilata di figuranti in costume tradizionale delle diverse località della Sardegna.

Inoltre, si ha testimonianza di un’infelice partecipazione a Roma, nella circostanza della visita di Hitler in Itali. È “infelice” in quanto gli asseminesi, arrivarono in ritardo Roma (ora si può affermare che per fortuna ci fu questo ritardo, in quanto Hitler non merita il nostro omaggio). Il ritardo fu causato dal fatto che la nave sulla quale si viaggiava giunse a Civitavecchia quando la cerimonia era ormai conclusa.

È stato uno dei primi gruppi iscritti all’Enal Ente Nazionale Assistenza Lavoratori successivamente F.I.A.T.P.E. poi F.I.T.P.E. infine nel 1978 Federazione Italiana Tradizioni Popolari 

Nel 1957 Pietro Scalas recuperò ed adottò per il gruppo il costume da sposa da benestante, che aveva indossato la sua bisavola in occasione delle seconde nozze, che furono celebrate a Roma con il notaio Ignazio Coghe. Questo costume oramai contradistingue la comunità di Assemini. In tale quadro iconografico e simbolico da tempo ormai caratterizza il gruppo folklorico di Assemini che ha ricevuto tanti attestati e ricoscimenti nazionali e internazionali, sia per le capacità organizzative di manifestazioni, sia per quelle di esibizioni coreutiche e canore. Di entrambe tali capacità se ne possono proporre alcuni esempi. Sono stati i primi per tre anni al festival regionale del folklore di Nuoro ed innumerevoli volte i primi come rappresentanti della provincia Cagliari.

Il gruppo Città di Assemini ha conseguito i seguenti risultati:

1) Medaglia d’oro al festival di Monte S. Angelo; 2) Mulino d’argento al festival di Trapani; 3) Medaglia d’oro al festival di Cartagine; 4) primo premio al Ferragosto Trapanese; 5) premio per il costume e strumenti al festival di Gorizia; 6) Premio Cultura al Carnevale di Castrovillari; 7) menzione per la danza tradizionale al festival di Friburgo; 8) premio come danza autentica al Festival Dei Pirenei a Jaca in Spagna e 9) a Oloron in Francia.

Ha rappresentato la comunità asseminese alle varie sagre paesane e raduni folklorici in tutta l’isola, oltre ad aver partecipato per ben due volte in trasmissioni televisive su RAI 2. In una di queste trasmissioni riuscì a coinvolgere gli artigiani della ceramica del paese, i produttori di florovivaismo e i ristoranti che preparano la nota panada, una focaccia vuota all’interno della quale vengono cucinate di solito anguille pescate nel vicino stagno oppure carne d’agnello o di capretto. Inoltre, ha partecipato all’inaugurazione di numerose strutture importanti; si possono ricordare: la chiesa Stella Maris di Portocervo, la raffineria Saras, lo stabilimento della Rumianca, a Cagliari degli alberghi Golfo degli Angeli e del Mediterraneo. Un’altra opportunità di grande soddisfazione è stata la trasferta nel 1992 in Argentina in occasione del festival internazionale di Santa Fe. In quella occasione fu invitato anche dagli emigrati sardi della periferia di Buenos Aires del Barrio Moreno. Ad essi fu consegnata un’anfora con terra sarda da collocare in una teca nella sede del gremio. 

Abbiamo partecipato, in cattedrale, alla messa concelebrata da mons. Alberti, arcivescovo di Cagliari e dell’ausiliario Jorghe Mario Bergoglio, l’attuale Papa Francesco, appena insediato a Buenos Aires.

Nei primi anni 60’, il gruppo di Assemini. veniva invitato dall’Ente Provinciale per il Turismo di Sassari, in occasione dello sbarco dei primi turisti inglesi ad Alghero. In quegli anni, se si esclude il gruppo di Villanova Monteleone, nel nord dell’isola, la formazione dei gruppi era molto limitata e scarsamente organizzata. 

Il gruppo di Assemini ha partecipato a festival nazionali in quasi tutte le regioni italiane. Inoltre, nel campo internazionale annovera partecipazioni ai migliori ed importanti festivals di tradizioni popolari. Infatti, le nazioni visitate e i relativi festivals sono oltre 35.

In questa ricostruzione storica del Gruppo Città di Assemini è necessario riportare alcune date importanti connesse a particolari avvenimenti.

Il 26 settembre 1969, Pietro Scalas ha fondato con atto notarile la Pro Loco di Assemini che già dagli inizi fu riconosciuta dall’UNPLI.

Il 14 maggio del '71, sempre Pietro Scalas istituì la Sagra del carciofo, come una delle prime significative manifestazioni di prodotti agricoli della Sardegna. Abbinata a questa manifestazione venne allestita la mostra del’artigianato e florovivaismo locale con una rassegna di gruppi folk regionali. 

Nello stesso quadro di attività promozionali, prende la direzione del gruppo folklorico Luigi Scalas; inoltre in quegli anni entra a far parte del gruppo un portatore di cultura popolare quale allora era Luigino Cogoni, che assieme alla figlia Pina ha diretto il gruppo folk per quanto riguarda l’insegnamento dei passi del ballo sardo.

La fortuna del gruppo è stata anche il fatto che, ad accompagnare il ballo, sono stati sempre i più bravi suonatori del panorama della musica popolare sarda. Sin dall‘inizio, per quasi 15 anni, ci fu Efisio Melis con lo strumento antico delle launeddas, del quale allora era il massimo intrerprete. 

Venuto mancare Melis ci si è rivolti ad un altro eccellente maestro di fisarmonica, che allora eseguiva le varie sonate classiche, Luigino Saderi di Ruinas; lui è stato il suonatore che ha eseguito i diversi brani del gruppo per quasi 20 anni. A seguire i suonatori furono Mario Feurra, Paoletto Zicca, Peppino Cocco; poi ha continuato una serie di ragazzi del gruppo stesso: Marco Sanna, Ivan Pili e Antonio Scalas

Dal 1978, Luigi Scalas con l’importante collaborazione di Carmela Deidda portarono avanti ad Assemini il festival Internazionale del Folklore Is Pariglias che è il primo sorto in Sardegna, a cui hanno partecipato più di 450 gruppi delle varie nazioni del mondo.

Nel 1984 il Gruppo folk Città di Assemini ha recuperato e quindi salvato dall’oblio Sa Solidali, un ballo eseguito al ritmo delle campane. Con tale iniziativa ha riproposto questa tradizione, della quale sono stati raccolti i ricordi degli anziani; in sostanza si tratta di una consuetudine che era stata interrotta durante l’evento bellico del '15 - '18 e mai più riproposta. È probabile che sia un’usanza abbastanza unica in ambito mondiale. 

Da quell’anno in poi tutti gli anni, in occasione del Festival “Is Pariglias “ che si svolge ad Assemini oramai ininterrottamente da 45 anni, viene riproposto il ballo al suono della campane.

Nel 1986, viene istituito Il Festival Nazionale del Folklore, al quale hanno sempre partecipato gruppi coreutici e canori provenienti da numerose regioni italiane. Nel 1987, in concomitanza al Festival Nazionale, venne abbinata una serata particolare in cui venivano invitati a partecipare esclusivamente gruppi di etnia campidanese. In tale occasione veniva assegnato il premio al miglior ballerino, intitolato a Luigino Cogoni.

Nel 1988 abbinato al Festival Nazionale del folklore viene istituita anche la sagra del piatto tipico asseminese Sa Panada. Nel 1995 istituisce un festival denominato Mediterraneo a cui partecipano svariati gruppi provenienti dalle varie nazioni che si affacciano nel Mediterraneo; La manifestazione fu riconosciuta e patrocinata dall’UNESCO.

I gruppi delle nazioni partecipanti si sono confrontati con tanti temi importanti della propria cultura: concerti, piatti e pietanze e giochi popolari, costumi, danze, canti e manufatti dell’artigianato tradizionale.

In tale occasione è nato il concorso Sa Mariga (la brocca); in pratica, consiste nella messa in scena nella quale un figulo deve realizzare una brocca tradizionale, mentre il gruppo folk esegue uno spettacolo coreutico e di canti popolari.

Nello stesso anno è stato bandito un Concorso Fotografico tendente a documentare aspetti inediti e interessanti della comunità. Inoltre, vengono istituiti i premi: l’asseminese dell’anno. Con tale iniziativa, il premio veniva conferito ad un asseminese che si era distinto in particolari impegni e iniziative. 

Una vita per il folklore. Un amico delle Tradizioni Popolari.

Nel 1997, in occasione del raduno dei ceramisti e la relativa mostra della ceramica di tutta la Romania, il gruppo città di Assemini venne invitato dal Museo del villaggio di Bucarest per partecipare ad un convegno sulla ceramica tradizionale. 

In quell’occasione il gruppo invitò alcuni ceramisti asseminesi a partecipare per confrontarsi con i figuli Rumeni. Per concludere tale quadro storico, si può affermare che, in questi 65 anni, il gruppo Città di Assemini ha proposto una serie di incontri e convegni incentrati sulla cultura tradizionale con specifiche tematiche: maschere e mascheramenti, tamburi, abbigliamento, danze, canti, strumenti, cucina, artigianato ceramico.

Confrontandosi e collaborando con prestigiosi organismi e musei internazionali, a seconda del tema, si possono ricordare, per esempio, il museo delle Maschere di Binche in Belgio e Naussa in Grecia, grazie anche alla proficua collaborazione di professori di Etnologia e di Storia delle Tradizioni Popolari dell’Università di Sassari, Maria Margherita Satta e Mario Atzori.

In sostanza, l’impegno profuso in questi anni, oltre ad aver organizzato numerosi convegni, Luigi Scalas ha realizzato diverse mostre sull’abbigliamento popolare internazionale, italiano e della Sardegna. In particolare nel 2005 ha collaborato con l’Unione Sarda alla realizzazione del libro Costumi e gioielli della Sardegna, Bibblioteca dell’Identità, offrendo costumi e abiti asseminesi per essere fotografati da Max Solinas ed dal compianto Adriano Mauri.

Ma è motivo di orgoglio ricordare che Luigi Scalas ha organizzato i festeggiamenti Nazionali per il 50° anniversario dell’UNESCO, presentato nella sala del Consiglio Comunale di Assemini, con la presenza del presidente nazionale, senatrice Carretoni, del presidente della regione Sarda Federico Palomba, del presidente della Provincia Graziano Milia e dell’Assessore provinciale alla cultura Adriano Salis.

Nel 2004, in collaborazione con la regione Sarda, ad Assemini ci furono i festeggiamenti per Sa die de sa Sardinna, in quell’anno dedicata alla Brigata Sassari, con relativa mostra di cimeli della guerra del '15 - '18.

In tale circostanza fu organizzato anche un Convegno Internazionale sul tema Artigianato e Turismo con numerosi relatori italiani e stranieri partecipanti al 25 anniversario dell’Europa del sud del Conseil International des Organisations de Fedtivals de Folklore et d’Arts Traditionnels

Il 22 novembre del 2011, in occasione del 150 anni dell’Unità d’Italia, sempre nella sala del Consiglio Comunale di Assemini, alla presenza di Antonio Corsi e della giunta Nazionale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, furono consegnati ai gruppi sardi di musica popolare ed amatoriale gli Attestati Nazionali con i quali si riconosceva il ruolo culturale ed educativo svolto proprio dai gruppi folklorici nelle rispettive comunità.
Il Gruppo di Città di Assemini, come già accennato è nato nel 1956, nella sua attività culturale e sociale ha sempre inteso contribuire a mettere in risalto la propria tradizione elaborata e conservata da secoli con l’intento di trasferire tale patrimonio e tale interesse alle generazioni future.

In conclusione, ritengo sia giusto porgere un sentito ringraziamento a tutti i giovani asseminesi che, in questi 65 anni di impegno, hanno fatto parte dell’Associazione gruppo folk Città di Assemini. 

In tale quadro conclusivo, inoltre, ritengo sia doveroso ricordare tutti coloro che sono mancati nell’arco di questi 65 anni di esperienze di vita in comune.