Fabrizio Cattaneo confermato Segretario Generale dell’organizzazione mondiale di arte e cultura popolare official partner di UNESCO
Si è svolto negli Emirati Arabi il Congresso Mondiale di IOV World, Organizzazione Non Governativa official partner di UNESCO. Nell’Emirato di Sharjah, a pochi passi da Dubai, dall’8 al 12 marzo si sono riunite 52 delegazioni da diverse nazioni del mondo per dar voce al patrimonio culturale dei diversi popoli della terra.
Padrone di casa lo Sharjah Institute for Heritage, l’istituto che promuove il patrimonio culturale mondiale attraverso studi, ricerche, un vasto museo fotografico e materiale e tanti festival e occasioni di incontro tra culture diverse.
Occasione di incontro l’assemblea generale mondiale e le conseguenti elezioni del nuovo direttivo che per i prossimi anni guiderà la ONG nata nel 1979 e oggi riconosciuta in Consultative Status with ECOSOC, il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, con la competenza principale sulle relazioni e le questioni internazionali economiche, sociali, culturali, educative e sanitarie, e di coordinamento dell’attività economica e sociale delle Nazioni Unite e delle varie organizzazioni a esse collegate.
Le ultime elezioni, che si erano tenute nel 2016 proprio a Bergamo, avevano visto la nomina del Presidente Ali Abdullah Khalifa dal Bahrein, il Segretario Generale Fabrizio Cattaneo dall’Italia e i due Vice Presidenti, l’austriaco Hans Holz e la cinese Emma Chen Ping.
Le elezioni di Sharjah hanno portato alla riconferma del Comitato Esecutivo composto dal Presidente Ali Abdullah Khalifa dal Bahrein, la Vice Presidente Prof. Emma Chen Ping dalla Cina, il Direttore Finanziario Hendrick Huijser dall’Olanda, il Segretario Generale Fabrizio cattaneo dall’Italia. Due i nuovi ingressi: i Vice Presidente Guenter Lippitz dall’Austria e la Segretaria Jarmila Mrnustikova dalla Repubblica Ceca.
Il Congresso Mondiale di Sharjah non è stata solo occasione di elezioni, ma soprattutto di conoscenza di nuove culture e di incontro tra persone provenienti da ogni parte del mondo e appartenenti a generazioni differenti.
Si è svolto infatti anche il congresso mondiale Giovani IOV che ha visto la partecipazione di ragazzi e ragazze da tutto il mondo innamorati del folklore e desiderosi di donare il proprio tempo volontariamente per la conservazione e la promozione del patrimonio culturale materiale e immateriale del mondo. 52 le delegazioni mondiali si sono così incrociate negli Emirati Arabi in un tripudio di abiti colorati e acconciature differenti, tra strumenti musicali particolari e dialetti di difficile comprensione. Il risultato? Una fratellanza globale nel rispetto delle bellezze di ogni nazione, dagli abiti indonesiani creati con le spezie alle danze ungheresi, dalle gonne coloratissime di Panama alle maschere cerimoniali per la danza dalla Grecia.
La delegazione italiana è stata ricca di figure di primo piano nel panorama culturale folklorico nazionale. Da Bergamo il Segretario Generale Fabrizio Cattaneo, attivo a livello locale nel gruppo folklorico I Gioppini di Bergamo, (insieme alla moglie Ida Boffelli, anche lei membro della delegazione italiana) e Cavaliere Jure Pleno del Ducato di Piazza Pontida e a livello nazionale come Presidente IOV Italia e Vice Presidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari. Presenti e Sharjah anche Laura Fumagalli, Vice Presidente del comitato orobico della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, attiva nel gruppo La Compagnia del Re Gnocco di Mapello, membro della commissione mondiale Giovani IOV e incaricata alla gestione dei contenuti del portale
www.iov.world e Pierpaolo Albano di Pignola (Potenza) che ha presentato l’associazione INART che da anni si batte per l’inclusione di persone con disabilità in contesti artistici e folklorici attraverso Erasmus e interscambi giovanili nei progetti della Comunità Europea.
In queste poche righe Benito Ripoli, Presidente della Federazione Italiana Tradizioni Popolari traccia un breve profilo biografico di Fabrizio Cattaneo.
«Da sempre, come avviene nella sua attività professionale, onora, costantemente, i numerosi e gravosi impegni d’imprenditore, nonché quelli di Direttore de I Gioppini di Bergamo, Cavaliere Jure Pleno del Ducato di Piazza Pontida, Presidente IOV Italia e figura poliedrica da oltre 40 anni impegnato nel settore musicale amatoriale. Ha, difatti, in ogni situazione, dimostrato entusiasmo da neofita e da qui le particolari capacità di saper coagulare intorno a sé giovani e no, verso i quali propone gli aspetti più suggestivi e interessanti delle tradizioni lombarde e, in particolare, bergamasche.
Nelle vesti di Vice Presidente ha aperto, insieme alla nuova dirigenza nazionale, le porte per far entrare aria nuova negli stantii ambienti del potere FITP. Con azioni e modi, non sempre accarezzati dal fioretto, ma con la veemenza giovanile, propria del personaggio, ha affrontato i problemi, con visione realistica, nella certezza di semplificarli e renderli attuabili. La sua è una figura complessa e controversa di imprenditore, amministratore e dirigente federale, che richiede competenza, spirito di sacrificio e passione, componenti che abbondano (talvolta troppo). Fabrizio è un personaggio dai modi spicci, ma scevro da interessi personalistici a vantaggio della realizzazione del bene comune. Si capisce presto che uno come Cattaneo non può essere esente dalle sabbie mobili del disamore da parte di ambienti conservatori.
Spero che queste mie considerazioni, contribuiscano a far conoscere, nella sua vera essenza, il personaggio e la facciano apparire nella sua reale e positiva veste. Il tempo che deterge e assimila, con il suo corso inarrestabile, renderà giustizia e visibilità al suo straordinario pragmatismo ed al suo intuito imprenditoriale. Ora, quindi, che è arrivato il riconoscimento internazionale con l’elezione a Segretario Generale IOV World, mi sento gratificato dall’avere sempre avuto una particolare considerazione per la sua lungimiranza nell’attività federale. I comportamenti, contro ogni apparenza, sono lo specchio dell’anima. Le ineffabili doti manageriali e, soprattutto, umane, sono, come la sua vita, una conquista preparata e pagata ogni giorno. Conquista scevra da compromessi e libera; volutamente fuori dalle vie della sperimentazione di bassa lega. Il suo “credo”, il suo “io” è un discorso culturale, mediato dalla coscienza ma sempre indirizzato a percorrere la “via dell’anima”. La sua resterà, per me, una figura sedimentata nella tradizione e nella cultura di un popolo in cammino, il folklore». •