Crogiuolo di emozioni in Omaggio a Padre Pio

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L’articolo che mi accingo a scrivere, almeno come punto di partenza, si pone l’obiettivo di non essere soltanto un album di ricordi, da sfogliare usando, come segnalibro, il filo della memoria. Raccontare e far rivivere la “tre giorni” di un evento straordinario come “Omaggio a Padre Pio”, può sembrare compito agevole, in realtà non lo è, perché è impossibile riportare sulla carta il vissuto di emozioni e l’intensità dei sentimenti , da esso, generati.

L’evento è ben lontano dal prendere, se mai un giorno lo farà, la strada degli archivi, tanto nitide e vive sono le straordinarie  immagini di ogni momento della manifestazione.

Da qualche giorno, ho buttato giù degli appunti, che mi appresto a rivedere, dopo una lunga notte insonne. Rivivo l’evento attraverso le immagini, le emozioni e le parole che, prepotenti, tornano, a far capolino nella mia mente. Sono le stesse che i gruppi hanno vissute, nella cripta, davanti alle spoglie mortali di Padre Pio.

Tante considerazioni, tante emozioni, tanti sussulti, che hanno messo a dura prova il mio cuore, reso quasi ipertrofico da un lungo vissuto, sempre tra la gente, mettendo a disposizione il poco che ho e che so che non mi appartiene: “sia che viviamo, sia che moriamo, siamo sempre nel Signore, che vuole che siamo per gli altri”. In una idilliaca atmosfera da sogno i gruppi hanno elevato preghiere canore, che hanno generato uno stato di commozione generale, esploso in un fragoroso applauso, arrivato spontaneamente, quando Maria Luigia Martino e Dario Sebastiani hanno cantato, davanti al “Padre”, mamma, tanto amata dal Frate del Gargano.

Commovente e bello il canto alla Madonna del Coro San Leonardo di Ortona; intensa e suggestiva la preghiera canora del gruppo Confraternita di Santa Croce.

L’acme dell’incontro si è toccato con le parole del Rettore del Convento, Padre Francesco Di Leo: “Siete un popolo in cammino, adunato intorno ad un Santo di preghiera, nel nome della Pace. Racchiuderei in tre parole questo incontro che si ripete, ormai, da dieci anni: Fede, Folklore, Fratellanza.

La Fede è anche gioia, compresa quella di lanciare al cielo la propria voglia di cantare, ballare e suonare nel nome della Pace. Per me è una gioia indescrivibile, ricevere, ancora una volta, una manifestazione che parli di pace, attraverso l’esaltazione di uno dei suoi figli prediletti, Padre Pio da Pietrelcina”.

È stato, come detto, un momento di Fede e commozione, capace d’intenerire i cuori più duri. Essere al cospetto di un grande, anche se umile Frate, è un’esperienza unica, una sensazione straordinaria, che ha fatto pulsare forte il cuore FITP.

“Siete tutto un popolo, ha aggiunto Padre Francesco, figli degli antichi Padri, cuori pulsanti delle italiche terre, protesi in un cammino di speranza, di amore, di amicizia e di rinnovamento, nell’affascinante terra Garganica, per incontrare

San Padre Pio”.

Nelle tre giornate programmate, 18-19-20 sono giunte a San Giovanni Rotondo, tantissimi folklorici pellegrini, provenienti da varie Regioni italiane, per venerare e rendere omaggio al Santo Taumaturgo del Gargano. Un cammino di Fede, di Speranza, di Amore, di Rinnovamento, alla ricerca del vero Bene, che nutre lo spirito, in quella meravigliosa avventura che è la vita stessa. La tomba di Padre Pio, è diventata punto d’incontro e luogo della memoria, nella visione di un pellegrinaggio di genti, portatrici di culture diverse, di tradizioni, che costituiscono la linfa vitale ed il cuore pulsante della stessa religiosità popolare. Pellegrinaggi e feste popolari hanno, da sempre, accompagnato gli umani nel loro faticoso cammino esistenziale.

Ogni momento della manifestazione è stato un crogiuolo di emozioni, un paniere di essenze religiose, che sembrano stridere con il fare profano della musica folklorica. In realtà rappresentano un momento di estasi culturale che si differenzia per luoghi e idiomi locali un forziere di inesauribile bellezza e un momento antropologicamente pregnante di fede.

Questo evento rimarrà nella mente di ogni partecipante-pellegrino e sarà custodito nel cuore di tutti e nella casa della memoria della città di San Giovanni Rotondo. •