Le due giornate
Organizzata dalla Federazione Italiana Tradizioni Popolari col patrocinio della Regione Puglia, Dipartimento Cultura, si è svolta il 23 novembre 2019 a San Giovanni Rotondo e il giorno successivo a San Marco in Lamis la III Rassegna Internazionale “Vittorio De Seta” di Documentari Etnografici, dedicata al regista e cineasta che nei suoi lavori ha sempre documentato particolari argomenti etno-antropologici.
Sono stati 53 i filmati partecipanti al concorso e 13 i documentari ammessi alla selezione finale, valutati da una giuria riunita sin dalle ore 09:00 del 23 novembre 2019 nella Sala multimediale dell’Hotel Parco delle Rose di San Giovanni Rotondo, scelta per l’occasione come quartier generale del Premio. La giuria era composta dal Prof. Mario Atzori (Università di Sassari – Presidente della Consulta Scientifica della F.I.T.P.), da Ignazio Figus (Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna), dal Dr. Gianfranco Donadio (Università della Calabria) e da Andrea Simonetta (Centro Studi Memorandum), presente tramite teleconferenza.
Dopo un ampio e articolato dibattito teorico-metodologico al fine di stabilire i criteri di valutazione per indicare i primi tre filmati da premiare, la giuria ha deciso di individuare, soprattutto, filmati che hanno affrontato problematiche demologiche di ambito mediterraneo, per stimolare e promuovere gli interessi di registi e cineasti che si sono occupati e si occupano di problematiche riguardanti la «Questione Meridionale», tenendo fede agli indirizzi e gli argomenti, a suo tempo, indicati e affrontati nei documentari da Vittorio De Seta.
Con l’organizzazione di questa Rassegna la Federazione Italiana Tradizioni Popolari, istituzione che fra le sue finalità ha lo scopo di tutelare e valorizzare i beni etnografici, si è proposta di promuovere un dibattito sulle discipline demo-etno-antropologiche tramite un concorso-rassegna al quale viene assegnata la funzione di concorrere a definire il fondamentale ruolo dell’antropologia visuale.
Questa la cronaca della prima giornata: nella mattinata del 23 novembre il pubblico ha avuto modo di assistere nella Sala multimediale dell’Hotel Parco delle Rose alla proiezione dei 13 documentari ammessi in finale. La sera, alle ore 19:00, ha avuto luogo nell’Auditorium «Pier Giorgio Frassati» di San Giovanni Rotondo, la prima parte della manifestazione.
Sono stati il soprano Marialuigia Martino e il tenore Dario Sebastiani a dare inizio alla serata con l’esecuzione del brano Brindisi tratto dalla «Traviata» di Giuseppe Verdi; dopo il canto d’apertura il presentatore Nino Graziano Luca ha chiamato sul palco il Presidente della FITP Benito Ripoli, il quale, dopo aver messo in risalto i contributi documentaristici di Vittorio De Seta, ha ringraziato la Regione Puglia per il sostegno dato alla manifestazione ed ha dato il via alla proiezione dei primi 5 trailer dei 13 preselezionati: Che la maledizione sia dannata di Laura Ghiadoni (Fano), Il canto popolare di Tricarico di Giuseppe Fedele (Tricarico), Ferroada di Bruno Mello Castanho (Roma), Terra cotta di Andrea Addolorato (Tropea), Le Avventure di Mr Food & Mrs Wine di Antonio Silvestre (Puglia).
Successivamente, il presentatore ha richiamato sul palco il tenore Dario Sebastiani che ha eseguito due brani, il primo, in lingua spagnola, Granada, e il secondo Nessun dorma della celebre romanza «Turando» di Giacomo Puccini. Altro ospite è stato l’attore-cantante Luigi Ciavarella, che accompagnato dal pianista Luca Cocomazzi, ha presentato il brano Arte sulle note della colonna sonora de «Il padrino». Dopo questi momenti musicali, sono stati proiettati altri 5 trailer finalisti: Emigranti cinea - sti. Regie di un successo di Alberto Bal - di (Porto Santo Stefano - GR), Colmena mística – (Mystic hive) di Tiziana Palan - drani (Sassari), Tecchiaioli di Alessio Salvini (Siena), Il Carnevale degli Zanni del Cicolano di Pescorocchiano di Lu - ciano Bonventre (Pescorocchiano), 28 dicembre di Paolo Vinati (La Valle Wen - gen - BZ).
Successivamente, Nino Graziano Luca, valido ed esperto presentatore della manifestazione, con un bagaglio di esperienze di conduttore di programmi di Radio Isoradio “Cultura on the road” e di Rai Radio Uno “Prima di Tutto” e “Baobab”, ha chiamato l’associazione «Provo cult» di San Giovanni Rotondo per consegnare il riconoscimento della FITP quali organizzatori della Rassegna di cortometraggi «Gargano film festival»; a seguire, è stata richiamata sul palco il soprano Sammarchese Marialuigia Martino, che ha proposto un medley di canzoni: Mamma, Mattinata, Volare, Firenze sogna, Caruso,‘O surdato ‘nnammurato, Dove sta Zazà, Brucia la terra (versione siciliana de “Il padrino”), eseguite tutte con l’accompagnamento al pianoforte di Luca Cocomazzi. Sono stati quindi proiettati gli ultimi 3 trailer finalisti: La pita di Saverio Caracciolo (Tropea), Una storia di vita. La musica attraverso 5 generazioni, di Danilo Gatto (Catanzaro) e Sa limba de su Re di Nicola Marongiu (Oristano).
È da sottolineare che nel corso della serata si sono esibiti ulteriori artisti provenienti dalle regioni nelle quali ha operato Vittorio De Seta, ed esattamente: dalla Sardegna il gruppo corale «Su cuncordu de onne», di Fonni (NU), che ha validamente eseguito Boghe ‘e notte, un canto di ringraziamento; Ballu Sartiu, una poesia estemporanea e Ballu ‘e tres, un canto d’amore; per la Sicilia si è poi esibito l’esperto cantastorie Alfio Patti, di Catania, che con la chitarra e il classico tabellone istoriato «Tra ciuri d’aranci e spini santi» ha finemente presentato una serie di storie simbolo della cultura popolare della gente di Sicilia; a rappresentare la Puglia è stato il gruppo «I Gargarensi» di San Giovanni Rotondo, che ha presentato lo spettacolo Canti della gente del sud, proponendo, in particolare, una serie di canti Garganici che hanno coinvolto i numerosi spettatori.
Erano presenti alla prima serata l’Assessore alla Cultura Antonio Cuffaro, che ha portato i saluti del Sindaco di San Giovanni Rotondo; Aldo Patruno, Capo Dipartimento Cultura della Regione Puglia; Antonio Placentino, delegato della FITP per i rapporti con le Istituzioni e i Dirigenti nazionali e regionali della Federazione Italiana Tradizioni Popolari. Il giorno successivo, alle ore 18:00, si è svolta a San Marco in Lamis, nei locali dell’Auditorium “Giannone”, la cerimonia di premiazione della Rassegna Internazionale “Vittorio De Seta” di Documentari Etnografici. La serata è stata ancora una volta presentata da Nino Graziano Luca, che si è avvalso della graziosa presenza della conduttrice televisiva Veronica Maya, testimonial della cerimonia.
Come la sera precedente, sono stati il soprano Marialuigia Martino e il tenore Dario Sebastiani a dare inizio alla manifestazione con l’esecuzione del brano Brindisi, sulle cui note finali hanno danzato a tempo di valzer Veronica Maya e Dario Sebastiani; dopodiché, il Presidente della FITP Benito Ripoli, ha tracciato il percorso che ha portato all’organizzazione dell’importante Rassegna, giunta alla terza edizione.
“L’idea, ha riferito Ripoli, è stata quella di realizzare annualmente un concorso a premi per la produzione di documentari di antropologia visuale, nei quali siano affrontati contenuti del settore scientifico disciplinare demo-etno-antropologico, con particolare attenzione alle attuali realtà sociali e alle problematiche sull’antropologia della contemporaneità”. Il Presidente ha poi ringraziato la Regione Puglia per il patrocinio accordato ed ha chiamato il Sindaco di San Marco in Lamis Michele Merla che ha ringraziato la FITP per avere scelto la città quale sede del Premio “De Seta”. Successivamente, il presentatore ha chiamato sul palco il tenore Dario Sebastiani che, dopo i consensi ottenuti nella prima serata, ha eseguito gli stessi due brani Granada e Nessun dorma. Si è passati, così, all’assegnazione di un riconoscimento al maestro orafo Michele Affidato, che ha realizzato le bellissime e preziose “giare” date in premio ai vincitori della Rassegna.
A seguire, è stata invitata a risalire sul palcoscenico il soprano Sammarchese Marialuigia Martino, che ha proposto, con l’accompagnamento del pianista Luca Cocomazzi, un fantasia di canzoni: Tace il labro (da “La vedova allegra” di Franz Lehar), Musica proibita, Mattinata, Volare, Firenze sogna, Caruso, ‘O surdato ‘nnammurato, Dove sta Zazà e Brucia la terra (versione siciliana de “Il padrino”).
Successivamente è intervenuto il Sindaco di San Giovanni Rotondo Michele Crisetti, che dopo avere porto il saluto dei Sangiovannesi ha ringraziato Benito Ripoli per l’attenzione posta sulla città ed ha auspicato che per l’avvenire la manifestazione possa ancora tenersi a San Giovanni Rotondo.
Anche a San Marco in Lamis è stato scelto di fare esibire in qualità di ospiti d’onore artisti provenienti da alcuni territori in cui Vittorio De Seta ha realizzato i propri documentari, e più precisamente: dalla Sardegna il gruppo corale «Su cuncordu de onne», una formazione di tenores giunta da Fonni (NU) e coordinata da Andrea Nonne, il gruppo ha validamente eseguito Ballu ‘e tres, un tipico canto a tenore; per la Sicilia si è esibito il cantastorie Alfio Patti, di Catania, definito l’”Aedo dell’Etna”, che in occasione della “giornata della donna” ha ben interpretato con la sua chitarra Cantu e cuntu, un brano di Rosa Balistreri, e il divertente canto Religioni musulmana; per la Puglia è intervenuto il gruppo “I Gargarensi” di San Giovanni Rotondo, che ha presentato lo spettacolo Canti Garganici ottenendo generali consensi fra il numeroso pubblico.
Dopo le esibizioni, Nino Graziano Luca ha presentato la Giuria, composta dal Prof. Mario Atzori (Università di Sassari – Presidente della Consulta Scientifica della F.I.T.P.), da Ignazio Figus (Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna), dal Dr. Gianfranco Donadio (Università della Calabria), da Andrea Simonetta (Centro Studi Memorandum), presente tramite teleconferenza. A questo punto il Segretario della F.I.T.P. Franco Megna, ha annunciato la decisione della Giuria di attribuire, oltre ai tre primi premi, anche tre menzioni speciali. Quindi, in base alle premesse e ai criteri di valutazione stabiliti, sono stati proclamati i vincitori, con le seguenti motivazioni:
1° premio: La pita di Saverio Caracciolo, “per aver documentato, in modo puntuale, una interessante festa dedicata a S. Alessandro caratterizzata da un rituale arboreo che si svolge in primavera nella comunità di Alessandria del Carretto”. 2° premio: Emigranti cineasti. Regie di un successo di Alberto Baldi, “per aver saputo proporre, con interessante analisi di fotografie e di inserti documentari del XX secolo, l’emigrazione italiana in America. Si sottolinea, inoltre, l’analisi condotta dal regista, sui filmati realizzati da un emigrato brindisino fatti in una serie di viaggi in Italia”. 3° premio: Tecchiaioli di Alessio Salvini. “Il documentario si presenta particolarmente interessante in quanto mette in risalto le capacità tecniche-alpinistiche per mettere in sicurezza i rischi di frane e smottamenti nelle cave di marmo delle alpi Apuane. Un’efficace osservazione filmica incentrata su un’attività lavorativa di fondamentale importanza sociale”.
Le menzioni speciali sono state attribuite per i seguenti filmati: Ferroada di Bruno Mello Castanho. «Il documentario affronta, con garbo, le problematiche esistenzialistiche dei due protagonisti che trattano il complesso tema della morte»; Una storia di vita. La musica attraverso cinque generazioni di Danilo Gatto. «Il filmato, parte da un’idea di Antonio Critelli e Danilo Gatto e si focalizza sull’ampia testimonianza diretta di suonatori di zampogna della Calabria centro-meridionale, appartenenti a cinque diverse generazioni»; Il canto popolare di Tricarico di Giuseppe Fedele. «Il filmato propone una analisi filologica attenta e documentata dei canti popolari di Tricarico in Basilicata».
La serata è stata conclusa con la musica travolgente del gruppo campano “Ditirambo”, che assieme al pugliese “I Gargarensi” hanno vivacemente eseguito l’allegra Cicirinella teneva teneva.
Alla cerimonia finale erano presenti Michele Crisetti, Sindaco di San Giovanni Rotondo; Fabrizio Stagliani, delegato del Dipartimento Cultura della Regione Puglia; Antonio Placentino, delegato della FITP per i rapporti con le Istituzioni; Lorenzo Scaraggi regista della Film Commission, e i Dirigenti nazionali e regionali della Federazione Italiana Tradizioni Popolari.