Gente in cammino, adunata intorno ad un santo di preghiera e di sofferenza

img

La Fede è gioia, voglia di cantare, ballare, suonare.

Per me che sono di San Giovanni Rotondo è una gioia indescrivibile organizzare, ancora una volta, un manifestazione, che canti le lodi del Signore, attraverso l’esaltazione di uno dei suoi figli prediletti, Padre Pio da Pietrelcina.

Sarà un momento di Fede e commozione, capace d’intenerire i cuori più duri. Essere al cospetto di un grande, anche se umile, della nostra Storia è un’esperienza unica, una sensazione straordinaria, che farà pulsare forte il cuore FITP.

“ Sarà tutto un popolo – ha detto Don Giorgio di Ravenna quando l’ho informato del pellegrinaggio- e tanti figli degli antichi Padri, cuori pulsanti delle italiche terre, si riverseranno, protesi in un cammino di speranza, di amore, di amicizie e di rinnovamento, nella affascinante terra garganica, per incontrare San Pio da Pietrelcina”.

Nelle tre giornate programmate (25- 26-27 novembre) giungeranno a San Giovanni Rotondo tantissimi folklorici pellegrini, provenienti dalle varie regioni italiane, per venerare e rendere omaggio al Santo del Gargano.

Un cammino di fede, di speranza, di amore, di rinnovamento, alla ricerca del vero Bene che nutre lo Spirito, in quella meravigliosa avventura che è la vita stessa.

La tomba di Padre Pio, è diventata punto d’incontro e luogo della memoria, nella visione di un pellegrinaggio di genti portatrici di culture diverse, di tradizioni, che costituiscono la linfa vitale ed il cuore pulsante della stessa religiosità popolare. Pellegrinaggi e feste popolari hanno, da sempre, accompagnato gli umani nel loro faticoso cammino esistenziale.

Sono certo che suggestive ed emozionanti, saranno tutti gli appuntamenti programmati, momenti di vera, autentica e cristiana letizia, per venerare un Santo che ha illuminato e continua a guidare il nostro cammino.

Un viatico di amore, di speranza e di fede verso la casa terrena di San Pio: Spe salvi facti sumus, nella speranza siamo stati salvati…la fede è speranza(- lettera enciclica SPE SALVI, Benedetto XVI).

“Hai acceso nel firmamento alcune luci, i tuoi Santi, possessori della parola di vita e splendenti di un’altissima autorità. Grazie ai doni spirituali ricevuti” (Sant’Agostino. Le Confessioni, XIII, 34).

Ogni momento della manifestazione sarà un crogiuolo di emozioni, un paniere di essenze religiose, che sembrano stridere con il fare profano della musica folklorica, in realtà rappresentano un momento di estasi culturale che si differenzia per, luoghi e idiomi locali... un forziere d’inesauribile bellezza e un momento antropologicamente pregnante di fede.