Il futuro è di chi crede nella bellezza dei propri sogni

img

“La Regione Puglia è abituata a proporre alla Conferenza delle Regioni uomini e donne pugliesi autorevoli in grado di rappresentare l’intero sistema regionale italiano. Nel caso di specie, Benito Ripoli, Pugliese doc e Presidente nazionale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari, ha rappresentato la scelta dell’uomo giusto al posto giusto, condivisa all’unanimità dalle altre Regioni e poi dal Mibac. Buon lavoro, caro Presidente”.

Con queste parole il Direttore Generale del Dipartimento Cultura e Turismo della Regione Puglia, Aldo Patruno, ha salutato (ed augurato Buon lavoro) la mia nomina a componente della Commissione Ministeriale di valutazione dei progetti “Criteri di accesso al Fondo nazionale per la rievocazione storica”, Legge 232/2016 art-1, comma 627. Sicuramente quella che, finora, ho avuto modo di vivere in Federazione è stata ed è ancora un’opportunità importante, che mi ha dato modo di crescere nella conoscenza delle dinamiche di conduzione di un organismo di prestigio e di avere, inoltre, una grande visibilità, nazionale ed internazionale. Credo, però, in questo frangente, di vivere un momento straordinario, personale e federativo.

Italia e Regioni, I Padri del Folklore, La Rassegna nazionale della Musica Popolare, l’incontro con il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, infine la nomina prestigiosa di componente di una importante ed autorevole Commissione ministeriale: un gran bel momento.

Sono in viaggio verso Roma per l’insediamento della Commissione ministeriale, mi ritrovo ad osservare dai finestrini del treno una campagna straordinariamente bella, seppure incupita da un cielo plumbeo, popolata di splendidi oliveti con contorte piante secolari di rara e selvaggia bellezza. Avverto come una sensazione magica di essere ai confini del tempo, in un contesto dove l’opera dell’uomo ha soltanto scalfito una natura ancora primordiale e incontaminata. Lo sguardo è ipnotizzato dalle creste montagnose che salgono e scendono, formando immagini meravigliose, che la fantasia ha disegnato. Sono desto, ma sogno. Rileggo con la fantasia, consapevole, però, che è realtà, l’affascinante favola che sto vivendo con e nella “mia” Federazione. Riparto dalla realtà e dall’immediato, dalle perle organizzative degli ultimi due mesi e dalle importanti e prestigiose notizie che giungono dalle Istituzioni, che mi proiettano immediatamente nel futuro, che si preannuncia piacevole e radioso. D’altronde, è acclarato che non ci può essere futuro senza passato e presente e poi il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. Sono queste ultime le parole scritte dalla mia nipotina in un messaggio inviatomi alla notizia della Nomina ministeriale.

Febbraio 2019, per la FITP, spero, sia l’alba di un radioso anno. Con queste premesse sarà certamente così. Sono, oggi, pervaso da uno spirito nuovo. Quello appena passato, è stato molto controverso, costellato da confortante attività organizzativa, ma anche da momenti tristi e situazioni dolorose. La mia mente è ancora ingabbiata in un alveo di struggente dolore che mi rendeva difficile ogni tipo di dialogo. Mi ha sorretto un’incrollabile fiducia nei beni più preziosi, quali la famiglia, l’amicizia, la concordia, la pace interiore, la fede e, soprattutto la volontà, le mie certezze e la fiducia nei miei sogni. E allora grazie Puglia; grazie Conferenza delle Regioni, grazie Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Grazie, soprattutto, ai Gruppi ed a tutti gli amici che mi sono stati vicino e che oggi gioiscono insieme a me, perché i miei traguardi, sono i loro traguardi; le mie vittorie e soddisfazioni sono le loro vittorie; il mio sentirmi orgoglioso, deve essere il loro.

GRAZIE... per queste soddisfazioni. È proprio vero che in ogni nuovo anno s’avvia un nuovo percorso di vita e si riscrive un’innovativa storia “federale”, ma è vero anche che ci si abbevera, sempre, alla stessa rivitalizzante fonte, che offre rinnovata linfa e frutti di nuove e fresche emozioni.

Difatti, mentre, la tenuta sociale tende a disgregarsi e le famiglie, che tradizionalmente, sono predisposte alla formazione dei giovani, perdono la loro centralità, la FITP, anche grazie ai miei incarichi istituzionali, spero, possa continuare a creare nuovi sconfinati orizzonti culturali.

È quello, d’altronde, che ha fatto, da sempre, la FITP. La nostra famiglia, mai tradirà i giovani, ora, con questi nuovi stimoli, più che mai. Sarà la nostra, una famiglia aperta a tutti.

Saluto l’alba di questo nuovo anno. Sarà pregno di soddisfazioni e riconoscimenti per le innumerevoli progettazioni in cantiere. Mi permetto a questo punto di ricordare l’importanza dell’adesione alla Federazione, che sta letteralmente volando verso allettanti e seducenti lidi culturali (e non solo). E poi, è questo l’anno della grande Assemblea elettiva. Spero, prima di quella data, di poter accogliere tante “nuove” anime e di veder riconfermato l’elenco, sempre più nutrito, di vecchi amici.