Le Glorie di San Martino a Scanno

img

Ogni anno al calar della sera del 10 novembre, in pieno crepuscolo, vigilia della festa di San Martino, si rinnova nella ridente cittadina lacustre di Scanno, l’affascinante tradizione, tra le più antiche d’Abruzzo, delle “Glorie”, pire di 15 metri poste in tre quartieri del paese e precisamente in località La Plaia, Cordella e Decontra o San Martino, che dominano Scanno, per evocare riti e tradizioni di un antico passato.
San Martino, santo de vino novello nuovo che viene stappato e assaggiato in questo giorno; difatti il detto contadino recita “a San Martino ogni mosto e vino”.
L’evento del rito delle “Glorie” è tramandato da tempi remoti e si perpetua negli anni grazie alle nuove generazioni e all’entusiasmo dei giovani che da inizio ottobre cominciano a raccogliere tronchi di legna, frasche e fogliame del sottobosco per predisporre le Glorie che altro non sono che degli enormi fasci di legna, molto alti, che vengono preparati in anticipo per farli ardere la sera del 10 novembre. I falò risplendono nella notte per purificare e rendere feconda la terra; lo spettacolo che si crea è da vedere più che raccontare: vedere la Valle del Sagittario illuminata dai bagliori delle tre torri e allo stesso tempo i riflessi dello splendido lago che fa da contraltare è uno spettacolo per palati fini tra storia e leggenda. Quando i fuochi stanno per spegnersi inizia una sorta di processione con suoni di campanacci, raganelle e puti puti e i ragazzi portano il tizzone centrale del falò detto “Palancone” alla ragazza futura sposa del rione vincente che li riceverà con squisita ospitalità con vino e dolci preparati per l’occasione. L’effettivo significato di questa festa è difficile da stabilire: chi dice che vuole essere un addio alla stagione estiva; chi lo interpreta come un saluto alla stagione invernale; eminenti studiosi affermano che la tradizione molto antica è di origine pagana e la chiesa in tempi successivi ha voluto darle un indirizzo prettamente religioso che però negli ultimi decenni ha perso, divenendo una tradizione folcloristica e un misto di goliardia e scherzo tanto è vero che San Martino viene considerato il protettore degli uomini traditi (cornuti) che in questo giorno vengono presi di mira dagli amici con numerosi scherzi a danno di chi è stato vittima di infedeltà coniugale. Anche quest’anno, nonostante le restrizioni dovute al Covid, con mille precauzioni prese, è stata rinnovata la tradizione a Scanno e in vari paesi del centro Abruzzo. A notte fonda non resta che augurare buon San Martino a tutti… attori e convenuti.