Cari Amici e Colleghi Presidenti,
era il primo luglio 2020 e così scrivevo nel mio appello per invitarVi a rinnovare l’affiliazione alla
FITP: “ Quest’anno, per un maledetto virus, siamo costretti a leccarci le ferite e pensare, con
rammarico e nostalgia, ai tanti spettacoli e all’attività organizzativa, ormai riposta nel cassetto.
ANDRA’ TUTTO BENE……..CE LA FAREMO….”.
Ebbene si, ci abbiamo provato, in tutti i modi. Il “ maledetto virus ”, purtroppo, ci ha
relegati in un vicolo cieco e l’amara realtà ci ha indotti allo scoramento, anche per la mancanza di
risposte serie, da parte delle Istituzioni.
Ma io mi ribello e Vi esorto, aggrappiamoci alla forza progettuale, alla lungimiranza, alla sagacia
all’impegno e al prestigio della Federazione, approderemo, certamente, in porti accoglienti e
sicuri, per ripartire e veleggiare, col vento favorevole (che arriverà) , nell’affascinante mondo,
vissuto, tracciato ed indicato dai nostri Padri del Folklore.
Mi corre l’obbligo di ringraziare i circa trecento gruppi, che hanno rinnovato l’affiliazione,
mi hanno commosso. Hanno dimostrato, ove ce ne fosse ancora bisogno, il grande attaccamento e
l’orgoglio dell’appartenenza alla storica e numerosa famiglia FITP, sempre più, punto di
riferimento delle Culture Popolari. Un particolare ringraziamento ai Componenti la Giunta, al
Segretario generale, al Tesoriere, al Collegio dei Sindaci revisori ed alla Consulta scientifica, simboli
veri di impegno per una missione. Abbiamo lavorato senza soluzione di continuità.
Vi chiedo scusa se continuo a tediarVi con i miei continui appelli a rinnovare la fiducia alla
FITP. Non sono un insensibile, vivo i Vostri stessi disagi, ma abbiamo il dovere morale di perseguire
un’azione concreta, congrua e rimarchevole di fiducia e di entusiasmo, perché E’ NECESSARIO
TORNARE “ A VIVERE “: A CANTARE, BALLARE E TRASMETTERE GIOIA DI VIVERE.
La nostra forma associativa, come ho scritto al Presidente Conte, è a serio rischio di
sopravvivenza, ma la Storia della Federazione non può naufragare e dilapidare l’immenso
patrimonio storico, la credibilità e l’enorme e incredibile lavoro sin qui fatto.
Vivo questi momenti con l’orgoglio e la fierezza del buon “Pater familias”, convinto che
conferme e nuove adesioni, cementeranno l’impegno di tutti(Gruppi e Dirigenza nazionale) e
offriranno occasioni di crescita, arricchimento e, soprattutto, tornerà la visibilità e l’estasi del
folklore vissuto.
Concludo il mio accorato e sofferto appello, con le stesse parole e lo stato d’animo di luglio
2020: “ La Federazione non ha mai interrotto la propria attività e con sacrifici ( anche economici)
inenarrabili, quindi i suoi figli non possono venir meno, anche se costa sacrifici e sangue. E poi, è
proprio nel momento in cui i popoli rischiano di perdere la loro identità, per una qualsivoglia
difficoltà, la numerosa famiglia FITP, si narra attraverso progetti, azioni e comportamenti, che,
coltivando nell’animo il senso dell’appartenenza, diventano linfa vitale della Storia stessa
dell’uomo “.
Cordiali e affettuosi saluti.