Nuove iniziative negli spettacoli delle culture popolari

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Speciale Puglia

Nel pieno periodo del COVID19, la più brutta pandemia che abbia mai colpito il mondo intero, la Federazione Internazionale Tradizioni…. con il convinto sostegno dell’Amministrazione Comunale di San Giovanni Rotondo, assessorato alla Cultura e della Regione Puglia, ha preventivato e realizzato una importante iniziativa inerente le tradizioni popolari.

Nella stagione in cui gli stadi e le discoteche, mai successo prima d’ora, sono chiuse, le scuole aprono con un forte battito di cuore da parte di insegnanti, famiglie e studenti, quando i mezzi di trasporto viaggiano con passeggeri limitati, nella Città di Padre Pio tornano, puntualmente, le belle tradizioni fatte di canti, balli, musiche, strumenti e costumi.

Non è stato facile organizzare: piano di sicurezza, distanziamento sociale, igienizzazione delle mani e dei luoghi, disinfestazione, servizio d’ordine.

Occorreva mettere tutto in ordine per poter dar vita allo spettacolo.

Tutto questo è stato abbondantemente e preventivamente preparato grazie alla passione e alla grinta di Benito Ripoli, Presidente Internazionale…., che trovando piena disponibilità nell’Amministrazione Comunale, soprattutto nel dott. Antonio Cafaro, assessore alla Cultura, ha potuto, con grande difficoltà, mettere su la Rassegna. Ma quando tutti i preparativi erano pronti, si temeva un silente quanto fastidioso ostacolo: la paura della gente di partecipare a manifestazioni pubbliche.

La risposta coraggiosa e numerosa dei Sangiovannesi non si è fatta attendere.

Così la sera del 6 settembre 2020, nella meravigliosa cornice storica del cortile della scuola Elementare Michele Melchionda vi erano tantissimi spettatori.

Donne e uomini, adulti e anziani, e sorprendentemente, moltissimi giovani, hanno gremito fino all’ultima sedia, lo spazioso del cortile, con il dovuto rispetto delle rigorose, quanto utili, norme anti COVID19.

A San Giovanni Rotondo il folk è molto amato.

L’Eco del Gargano occupa un posto privilegiato nel cuore dei Sangiovannesi, i quali con il passare del tempo stimano e amano sempre di più Benito Ripoli, lui, a sua volta, ad ogni invito risponde sempre con generosità e simpatia.

Molte sono le iniziative sociali e di beneficenza dove l’Eco del Gargano e i Gargarensi non fanno mai mancare il loro importante contributo.

Così la sera del 6 settembre scorso, dalle prime note e dai primi balli dei gruppi è emersa subito, dopo mesi di lockdown, la voglia degli spettatori di cantare e ballare.

Si è avvertito in tutti noi come un benefico senso di liberazione.

La musica, si sa, ha la nobile proprietà di liberarci mentalmente e psicologicamente e quella sera bastava guardare negli occhi di chi ti sedeva a fianco, per vedere brillare la felicità e la serenità.

Valore aggiunto è stata la bravura e la professionalità dei Gruppi.

Tutti sono stati meravigliosi portatori di messaggi culturali, sociali, artistici e storici.

Abbiamo assistito ad una carrellata di esibizioni, che trasmettevano messaggi colmi di valori e di speranza.

I Gruppi erano tanti, le musiche, i canti, i balli e i colori dei costumi i più svariati, ma la storia che raccontavano sembrava essere unica.

Un filo conduttore legava i vari Gruppi, i quali ognuno con le proprie caratteristiche, raccontavano una storia, che è quella di un popolo che ha sempre fondato la propria vita su valori importanti ed insostituibili: la fede in Dio, il rispetto della famiglia, l’attaccamento al lavoro e il rispetto e l’aiuto reciproco.

Suggestiva e sempre interessante è stata la sfilata delle donne e degli uomini con costumi tradizionali.

Per un attimo ci hanno fatto fare un tuffo in un fiabesco passato dove sembrava regnare l’umiltà, la sobrietà e la fresca originalità.

La sera del 6 settembre scorso a San Giovanni Rotondo si è sancito ancora una volta un principio fondamentale.

La Città di Padre Pio è la capitale del folklore e della cultura.

Oggi la Federazione Internazionale ha trovato nell’Amministrazione Comunale di San Giovanni Rotondo un attento e validissimo estimatore e collaboratore.

Si sa che solo insieme si cresce.

Appuntamento allora alle prossime manifestazioni, con l’augurio di superare brillantemente la pandemia del COVID19.