Per il futuro: Programmi e progetti della F.I.T.P.

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Nell’ultimo decennio, a partire dal 2008, la Federazione Italiana Tradizioni Popolari è riuscita a realizzare un’importante rivoluzione culturale; in primo luogo, si è posta il problema di ridefinire alcuni termini e indirizzi teorici delle proprie attività istituzionali e della propria originaria concezione teorica elaborata all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso. In particolare, per quanto riguarda quest’ultima questione si sono accolti gli esiti dell’attuale dibattito antropologico a proposito della nozione ottocentesca di «tradizione popolare», nella quale, come è noto, risultano sottesi indirizzi interpretativi storicistici ed evoluzionistici, da tempo considerati inadeguati dall’antropologia moderna contemporanea.

Le considerazioni e le relative prese di coscienza sull’attuale dibattito etno-antropologico, appena sintetizzate, sono state stimolo per realizzare le diverse iniziative culturali che hanno caratterizzato l’attuale crescita della F.I.T.P. sia in ambito nazionale, sia in quello internazionale.

Inoltre, tale crescita ha coinvolto non solo i quadri della dirigenza centrale, ma anche le attività dei gruppi folklorici distribuiti nelle diverse periferie regionali. Un importante punto di partenza è stata la pubblicazione, nel 2013, con Angeli Editore e cura del Prof. Gian Luigi Bravo, del volume Prima etnografia d’Italia. Gli studi di folklore tra ‘800 e ‘900 nel quadro europeo; nell’opera, oltre ai saggi introduttivi di noti studiosi sulle problematiche demo-etno-antropologiche, è allegato un DVD da installare nei computer e dove sono raccolti in digitale tutti i numeri di due importanti riviste: la prima, «Archivio per lo studio delle tradizioni popolari» fondata nel 1882 da Giuseppe Pitrè e pubblicata fino al 1909; la seconda, «Rivista delle tradizioni popolari italiane» fondata da Angelo De Gubernatis nel 1893 e pubblicata fino al 1895. Con le descrizioni di Vincenzo Cocca N e i documenti presenti in entrambe le riviste, sebbene caratterizzati da articoli datati e scritti con un’evidente interpretazione romantica e storicistica delle cosiddette «tradizioni popolari», la Federazione ha inteso fornire materiali originali per le rielaborazioni sceniche che i gruppi folklorici attualmente propongono durante le loro esibizioni in occasioni di feste patronali e di rassegne folkloriche. Nel quadro di questo indirizzo culturale sono state istituite le seguenti manifestazioni; nel 2014, «Il Premio Internazionale “Giuseppe Cocchiara” per gli Studi Demo-Etno-Antropologici» con il quale la F.I.T.P. intende ricordare la figura e il ruolo di Giuseppe Cocchiara come studioso delle culture popolari e come fondatore, in Italia, dell’antropologia sociale. Il premio, inoltre, ad anni alterni viene attribuito a studiosi italiani e stranieri; secondo un apposito regolamento è conferito da una commissione composta da tre professori del settore scientifico disciplinare demo-etno-antropologico designati rispettivamente dai tre atenei siciliani, da un rappresentante dell’Amministrazione comunale di Mistretta dove Cocchiara è nato, da un assessore alla cultura e dal presidente della Consulta Scientifica della F.I.T.P.; quest’ultimo presiede la commissione. Nel 2016 è stata istituita la «Rassegna Internazionale “Vittorio De Seta” di Documentari Etnografici» con la quale la Federazione intende ricordare la figura di Vittorio De Seta, scomparso nel 2011, quale fondatore, in Italia, dell’antropologia visuale e come autore, a partire dalla seconda meta degli anni ’50 del secolo scorso, di importanti documentari e film etnografici su diverse realtà socio-culturali meridionali. Sempre nel 2016, a partire dall’edizione del fascicolo di settembre/ottobre, è stato avviato un nuovo indirizzo editoriale della rivista «Il Folklore d’Italia», riconosciuta come pubblicazione scientifica divulgativa e quindi accettata nel database del CINECA del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica. Nel nuovo corso culturale della rivista, nel 2018, è stato pubblicato l’opuscolo Dies Fasti – Eventi FITP del ciclo dell’anno, scritto e curato da Franco Megna; nel volumetto vengono descritte e illustrate le diverse manifestazioni organizzate annualmente dalla Federazione.

Infine, dietro suggerimento della Consulta Scientifica, ultimamente si è aperto un ampio dibattito tra i dirigenti federali circa l’elaborazione di un progetto inerente l’istituzione di un «Centro di Documentazione e Valorizzazione delle Identità Regionali». Nella fine dello scorso mese di gennaio è stata elaborata una prima bozza del progetto per la costituzione di questo centro per presentarla, insieme alle altre attività della Federazione prima sintetizzate, in occasione dell’incontro che si è tenuto il 25 febbraio 2019 con il Presidente del Consiglio dei Ministri il Chiar.mo Prof. Giuseppe Conte.

In tale incontro, il Presidente Benito Ripoli ha ampiamente illustrato il ruolo sociale e culturale della F.I.T.P.; al tempo stesso ha evidenziato la necessità di veder riconosciuti e formalmente inseriti, nel Dispositivo legislativo, i canti, le musiche, i balli della tradizione orale del nostro Paese, messi in scena dai Gruppi Folklorici Italiani a partire dagli anni 20 del secolo scorso; come è noto, si tratta di patrimoni spettacolari eseguiti in occasione di manifestazioni teatrali nazionali ed internazionali.

Nello stesso contesto, il segretario generale Franco Megna ha ugualmente evidenziato, leggendo una lettera poi consegnata, il complesso problema da risolvere nell’ambito del suddetto prossimo Decreto Legislativo che sarà emanato dal Governo, definito come «Codice dello spettacolo» per attivare quanto disposto dalla Legge n. 175 del 22/11/2017. Nello stesso ambito dell’incontro di Palazzo Chigi, il Presidente della Consulta Scientifica ha illustrato le particolari funzioni del Centro di documentazione e valorizzazione delle differenti identità regionali; inoltre, nello stesso quadro di obiettivi, sono stati illustrati i programmi operativi, sia della Rassegna del documentario etnografico dedicata a Vittorio De Seta, sia i programmi del Premio Giuseppe Cocchiara, tramite i quali la Federazione riceve consensi e riconoscimenti dal mondo scientifico nazionale ed internazionale.

L’incontro si è concluso con l’offerta da parte della Federazione al Prof. Conte di una serie di doni, fra i quali due cofanetti che raccolgono i numeri del nuovo corso della rivista «Il Folklore d’Italia»; ed ancora, nello stesso contesto cerimoniale, c’è stata la valida esibizione del soprano Maria Luigia Martino accompagnata da Antonio Ripoli con la fisarmonica, da Tobia Rinaldo con la chitarra e da Giampiero Cannas con il mandolino.

Il Prof. Conte ha ringraziato con molta stima per le attenzioni dimostrategli e ha promesso che si impegnerà, nelle sedi opportune, a risolvere e attivare le richieste e le proposte che la FITP gli ha avanzato. A questo punto, in un breve esame consuntivo dell’incontro, senza promettere e spendere nessun impegno politico da parte della F.I.T.P., resta da attendere e sperare che le istanze e i progetti presentati vengano accolti e soprattutto realizzati.